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10 marzo 2012, La promessa degli armatori: manterremo gli impegni.
10-03-2012 15:54 - AGGIORNAMENTI e COMMENTI

Deiulemar, la promessa degli armatori: «Manterremo gli impegni»
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TORRE DEL GRECO -
Lo spiraglio di speranza per le 13.000 famiglie che, insieme alla Deiulemar, rischiano il crac finanziario è arrivato al termine di una giornata di tensione e proteste. Una giornata che gli armatori hanno vissuto in trincea, all´interno del «fortino» di via Marconi dove c´è la sede della Deiulemar Shipping. è lì che Angelo e Pasquale Della Gatta - eredi di Giovanni Della Gatta, fondatore insieme a Michele Iuliano e Giuseppe Lembo - hanno ricevuto, al termine di una febbrile serie di contatti telefonici con il vice-questore di polizia e l´amministratore unico Roberto Maviglia, una delegazione di risparmiatori e rappresentanti legali degli obbligazionisti. Il faccia a faccia è durato circa due ore e si è chiuso con un´importante promessa: «Tutti i risparmiatori saranno trattati allo stesso modo, senza distinzioni tra titolari di certificati regolarmente iscritti in bilancio e i cosiddetti certificati paralleli», il primo risultato strappato dall´avvocato Antonio Cardella e dall´avvocato Pino Colapietro, rispettivamente portavoce dell´Unione Nazionale Consumatori e del comitato degli obbligazionisti della Deiulemar. Un punto che aveva scatenato, in diverse occasioni, polemiche e proteste tra gli investitori. Preoccupati dal «buco nero» rappresentato proprio dalle cedole-fantasma sottoscritte al di fuori delle regolari procedure: un buco nero recentemente quantificato - in attesa della conclusione del censimento in corso all´hotel Poseidon di piazzale Ferrovia - in 550 milioni di euro, ma che potrebbe arrivare fino a 800 milioni di euro. «I vertici della Deiulemar - raconta l´avvocato Pino Colapietro - si sono impegnati a presentare entro quindici giorni un piano di rientro unico da sottoporre all´attenzione di tutti gli obbligazionisti. è chiaro che il progetto dovrà essere valutato sotto tutti i suoi aspetti, ma ritengo siano stati compiuti importanti passi in avanti: abbiamo, in primis, ottenuto la conferma che sia la Deiulemar Shipping sia la Ledi Shipping rientreranno tra i beni a disposizione dei creditori». Ma durante l´acceso dibattito tra le parti non sono mancati momenti di scontro: «Gli armatori hanno ammesso di avere commesso degli errori in passato - conclude Pino Colapietro - ma hanno, al tempo stesso, ribadito la volontà di proseguire la propria attività a Torre del Greco. Non vogliono lasciare la città, mi sembra una premessa incoraggiante». Più che una premessa, una promessa. Che la seconda generazione della Deiulemar deve adesso mantenere per non scatenare un vero e proprio terremoto economico all´ombra del Vesuvio.
ALBERTO DORTUCCI
Fonte: Metropolis