Fecondazione, cade il divieto dell´eterologa
10-04-2014 15:10 - ATTIVITA´

Pubblicato 9 aprile 2014 | Da Redazione +++ FLASH +++ Fecondazione,cade divieto eterologa +++ FLASH +++
La Corte Costituzionale ha dichiarato l´illegittimità della norma della legge 40 che vieta il ricorso a un donatore esterno
Il divieto di fecondazione eterologa è incostituzionale. Lo ha stabilito la Corte Costituzionale che ha dichiarato l´illegittimità della norma della legge 40 che vieta il ricorso a un donatore esterno di ovuli o spermatozoi nei casi di infertilità assoluta.
La Corte costituzionale ha dichiarato l´illegittimità costituzionale degli articoli 4, comma 3, 9, commi 1 e 3 e 12, comma 1, della Legge 19 febbraio 2004, n. 40, relativi al divieto di fecondazione eterologa medicalmente assistita.
Cosa cambia - Cade quindi innanzitutto il divieto di fecondazione assistita eterologa, previsto dall´art. 4 comma 3 della legge, che riportava: "È vietato il ricorso a tecniche di procreazione medicalmente assistita di tipo eterologo". Cadono anche, di conseguenza, i due incisi che recitano entrambi "in violazione del divieto di cui all´art. 4, comma 3″, cioè del divieto di eterologa, previsti nei commi 1 e 9 dell´art. 9, che resta ovviamente immutato per le altre parti e per i suoi contenuti, compreso il divieto di disconoscimento di paternità in caso di eterologa. Incostituzionale, infine, anche l´art. 12 comma 1 sulle sanzioni: "Chiunque a qualsiasi titolo utilizza a fini procreativi gameti di soggetti estranei alla coppia richiedente, in violazione di quanto previsto dall´articolo 4, comma 3, è punito con la sanzione amministrativa pecuniaria da 300.000 a 600.000 euro".
Consulta attende Corte Ue - La prossima sentenza sulla legge 40, che affronterà il tema del divieto di ricerca sugli embrioni, verrà dalla Corte Europea sui diritti dell´uomo e non dalla Consulta, che avrebbe dovuto decidere oggi anche su questo aspetto. Lo annuncia l´associazione Coscioni. "Non verranno discussi in sede costituzionale il divieto di ricerca sugli embrioni e il divieto di revoca del consenso informato - spiega una nota sul sito dell´associazione - in quanto la Consulta su richiesta dell´avvocato Baldini, che rappresenta l´associazione, ha disposto il rinvio della discussione in attesa della decisione della Grande Camera della Corte Europea dei diritti dell´Uomo del 18 giugno prossimo". La Corte dovrà decidere sul procedimento ´Parrillo contro Italia´, in cui Adele Parrillo, vedova del regista Stefano Rolla deceduto nell´attentato di Nassiriya nel 2003, vuole donare alla ricerca i 5 embrioni prodotti prima della morte del compagno per effettuare una fecondazione assistita.
Fonte: AMI - Associazione Avvocati Matrimonialisti Italiani