LA POVERTA´ E IL DISAGIO DEI GENITORI SEPARATI
01-10-2014 11:46 - ATTIVITA´ E CONVEGNI

Pubblichiamo uno stralcio del rapporto annuale della Caritas, dal quale si evincono le difficoltà economiche in cui versano i genitori separati.
Nel Rapporto è riportata una sintesi dei principali risultati della prima indagine nazionale
sulla condizione di vita dei genitori separati, finalizzata a far emergere soprattutto il legame tra
rottura del rapporto coniugale ed alcune forme di povertà/disagio socio‐relazionale. La rilevazione
ha coinvolto la rete Caritas e quella dei Consultori familiari d´ispirazione cristiana (afferenti alla
CFC, Confederazione Italiana Consultori Familiari d´ispirazione cristiana). Sono state realizzate 466
interviste a genitori separati, presso centri di ascolto (36,9%), consultori familiari (33,5%), servizi di
accoglienza (18,5%) e mense (8,2%). Dai dati empirici si evidenzia:
- un forte disagio occupazionale degli intervistati: il 46,1% è infatti in cerca di
un´occupazione;
- dopo la separazione: diminuisce notevolmente la percentuale di coloro che vivono in
abitazioni di proprietà o in affitto. Al contrario aumentano vistosamente le situazioni di
precarietà abitativa: cresce il numero di persone che vivono in coabitazione con familiari ed
amici (dal 4,8% al 19,0%), che ricorrono a strutture di accoglienza o dormitori (dall´1,5% al
18,3%), che vivono in alloggi impropri (dallo 0,7% all´5,2%);
- il 66,1% degli intervistati dichiara di non riuscire a provvedere all´acquisto di beni di prima
necessità (prima della separazione tale percentuale riguardava solo il 23,7% degli
intervistati); tra gli utenti Caritas tale percentuale sale all´81,7%;
- dopo la separazione aumenta il ricorso ai servizi socio‐assistenziali del territorio: centri di
distribuzione beni primari (49,3%), mense (28,8%) e gli empori/magazzini solidali (12,9%).
- dopo la separazione si evidenzia un aumento dei disturbi psicosomatici: il 66,7% degli
intervistati accusa infatti un numero più alto di sintomi rispetto al pre‐separazione;
- la separazione incide negativamente nel rapporto padri‐figli; il 68% dei padri intervistati
riconosce un cambiamento importante a seguito della separazione (a fronte di un
cambiamento percepito solo dal 46,3% delle donne); tra i padri che riconoscono un
cambiamento il 58,1% denuncia un peggioramento nella qualità dei rapporti (le madri al
contrario riconoscono per lo più un miglioramento).
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Fonte: AMI
Nel Rapporto è riportata una sintesi dei principali risultati della prima indagine nazionale
sulla condizione di vita dei genitori separati, finalizzata a far emergere soprattutto il legame tra
rottura del rapporto coniugale ed alcune forme di povertà/disagio socio‐relazionale. La rilevazione
ha coinvolto la rete Caritas e quella dei Consultori familiari d´ispirazione cristiana (afferenti alla
CFC, Confederazione Italiana Consultori Familiari d´ispirazione cristiana). Sono state realizzate 466
interviste a genitori separati, presso centri di ascolto (36,9%), consultori familiari (33,5%), servizi di
accoglienza (18,5%) e mense (8,2%). Dai dati empirici si evidenzia:
- un forte disagio occupazionale degli intervistati: il 46,1% è infatti in cerca di
un´occupazione;
- dopo la separazione: diminuisce notevolmente la percentuale di coloro che vivono in
abitazioni di proprietà o in affitto. Al contrario aumentano vistosamente le situazioni di
precarietà abitativa: cresce il numero di persone che vivono in coabitazione con familiari ed
amici (dal 4,8% al 19,0%), che ricorrono a strutture di accoglienza o dormitori (dall´1,5% al
18,3%), che vivono in alloggi impropri (dallo 0,7% all´5,2%);
- il 66,1% degli intervistati dichiara di non riuscire a provvedere all´acquisto di beni di prima
necessità (prima della separazione tale percentuale riguardava solo il 23,7% degli
intervistati); tra gli utenti Caritas tale percentuale sale all´81,7%;
- dopo la separazione aumenta il ricorso ai servizi socio‐assistenziali del territorio: centri di
distribuzione beni primari (49,3%), mense (28,8%) e gli empori/magazzini solidali (12,9%).
- dopo la separazione si evidenzia un aumento dei disturbi psicosomatici: il 66,7% degli
intervistati accusa infatti un numero più alto di sintomi rispetto al pre‐separazione;
- la separazione incide negativamente nel rapporto padri‐figli; il 68% dei padri intervistati
riconosce un cambiamento importante a seguito della separazione (a fronte di un
cambiamento percepito solo dal 46,3% delle donne); tra i padri che riconoscono un
cambiamento il 58,1% denuncia un peggioramento nella qualità dei rapporti (le madri al
contrario riconoscono per lo più un miglioramento).
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Fonte: AMI