Non c´è reato di maltrattamenti in famiglia in presenza di tre episodi violenza in tre anni Corte di cassazione - Sezione VI penale - Sentenza 20 gennaio 2014 n. 2326
21-01-2014 20:12 - ATTIVITA´

Fonte: Guida al Diritto Non bastano tre episodi di violenza, due sul figlio e uno sulla moglie, in un periodo di tre anni per configurare il reato di maltrattamenti in famiglia. Lo ha stabilito la Corte di cassazione, con la sentenza 2326/2014, annullando il provvedimento di allontanamento dalla casa familiare, assunto in via cautelare dal tribunale di Roma.
La fattispecie di reato - Secondo la Suprema corte, infatti, «il reato de quo richiede per la sua configurazione, una serie abituale di condotte che possono estrinsecarsi in atti lesivi dell´integrità psicofisica, dell´onore, del decoro o di mero disprezzo e prevaricazione del soggetto passivo, attuati anche in un arco temporale ampio, ma entro il quale possono agevolmente essere individuati come espressione di un costante atteggiamento dell´agente di maltrattare o denigrare il soggetto passivo».
Secondo la giurisprudenza elaborata dalla VI Sezione, invece, «fatti occasionali ed episodici, pur penalmente rilevanti in relazione ad altre figure di reato (ingiurie, minacce, lesioni) determinati da situazioni contingenti (ad esempio, rapporti interpersonali connotati da permanente conflittualità) e come tali insuscettibili di essere inquadrati in un una cornice unitaria, non possono assurgere alla definizione normativa di cui all´art. 572 cod. pen.».
Fonte: AMI - Associazione Avvocati Matrimonialisti Italiani