Torre del Greco, il consiglio comunale in mano ai «dissidenti»: Gaetano Frulio beffa la maggioranza
18-12-2013 18:12 - CITTA´

di ALBERTO DORTUCCI
TORRE DEL GRECO -
Hanno giocato al «gatto con il topo» per cinque volte. Poi hanno piazzato la «zampata» capace di fare emergere tutti i limiti di una maggioranza incapace per tre mesi di trovare la quadratura del cerchio necessaria a eleggere il nuovo presidente del consiglio comunale.
È Gaetano Frulio - l´ex capogruppo dell´Udc, poi passato al gruppo misto - il nuovo presidente dell´assise cittadina: il «dissidente» di palazzo Baronale e gli esponenti dell´opposizione - in accordo con i due consiglieri comunali di Italia dei Valori e il capogruppo di Nova Civitas, Domenico Perna - sono riusciti a mettere insieme alla sesta votazione, la prima a maggioranza assoluta anziché qualificata, le tredici preferenze sufficienti a strappare la poltrona di numero uno dell´assise cittadina.
L´avvocato civilista - entrato in diverse occasioni in rotta di collisione con gli alleati per il suo atteggiamento «critico» nei confronti delle scelte politiche del sindaco Gennaro Malinconico - succede all´ex «compagno di viaggio» Filippo Colantonio, rimasto con il cerino in mano dopo le dimissioni presentate a settembre.
Uno schiaffo agli alleati di palazzo Baronale - entrati in aula con l´idea di puntare sul capogruppo di Centro Democratico, Domenico Sorrentino - destinato a pesare come un macigno sul fragile equilibrio su cui si basa l´avventura della traballante e tremebonda maggioranza uscita vittoriosa dalle elezioni del maggio 2012. L´avvocato penalista non ha preso parte alla seduta delle beffe per problemi di salute, ma sicuramente non avrà gradito l´esito finale di una querelle che dimostra l´assoluta inconsistenza dei suoi alleati: messi alle strette dai tempi dettati dal primo cittadino e incapaci di trovare un accordo politico, gli esponenti della maggioranza avevano puntato su Domenico Sorrentino - fedelissimo del deputato Nello Formisano - al termine di una sorta di improvvisate primarie organizzate prima dell´ingresso in aula: una soluzione che ha mostrato - alla prova dei fatti - tutta la sua fragilità. Durante le prime cinque votazioni - necessari 17 voti su 25 per l´elezione - l´esponente di Centro Democratico non è mai riuscito a superare quota 12 preferenze, con l´opposizione che si è «divertita» a regalare sei voti al portaborse del consigliere comunale Domenico Maida (tutti, ovviamente, nulli).
Un gioco al massacro concluso al sesto turno, quando per essere eletti «bastavano» 13 voti. Preferenze che Gaetano Frulio ha tirato fuori dal serbatoio dell´opposizione e dagli alleati di Italia dei Valori - pronti a chiudere il primo dei conti in sospeso con Nello Formisano - nonché dal «riferimento» dell´ex sindaco Valerio Ciavolino a palazzo Baronale. Un successo che ha tramortito la maggioranza - incapace di «leggere» la trama orchestrata da Gaetano Frulio e dai suoi fedelissimi, tutti presenti in aula a partire dall´ex assessore Alfonso Fasolino - e fatto esultare la minoranza. Un clima di festa che potrebbe essere il preludio del definitivo addio di Gennaro Malinconico - alle prese con problemi di salute che hanno costretto il primo cittadino a una serie di esami e controlli - a palazzo Baronale.
twitter: @a_dortucci
18/12/2013
Fonte: Metropolisweb